La base temporale parte dal settembre 1943 e, di mese in mese, giunge fino al maggio 1945.
Così il mese di maggio testimonia la morte di Ferrero Vittorio (medaglia di Bronzo) catturato nei combattimenti di Castelmagno e fucilato a Borgo San Dalmazzo insieme ad altri 12 ragazzi partigiani e quella di Morello Pietro (medaglia di Bronzo) catturato in combattimento, torturato ed ucciso al rifugio Geat nel Vallone del Gravio durante il rastrellamento nazifascista di maggio in Val Sangone.
Glaray Renato, comandante di distaccamento, seguì le sorti dei combattimenti delle formazioni Mauri e fu fucilato a Torre Mondovì nel settembre del 1944.
Il rastrellamento in Val Sangone del novembre 1944 portò alla morte Carosso Aurelio, con altri numerosi partigiani, quando i nazifascisti raggiunsero ed incendiarono la Verna di Cumiana; il mese successivo uccisero anche Giorgio Catti.
Nel mese di dicembre 1944, nell’ospedale di Dronero, perde la vita Sandri Pietro.
Nello stesso mese (dicembre 1944) in val Luserna a Murcius durante una puntata di sorpresa nella zona dei nazifascisti viene ucciso Bianco Augusto (medaglia di Bronzo) con altri otto partigiani.
Le circostanze che portarono alla morte di Morello Mario, e la cattura di altri undici partigiani, sono legate ai pesanti rastrellamenti del gennaio 1945 in val di Susa, dove si trovava in forza nella Brigata Felice Cima.
Nel mese di febbraio 1945 Rosso Francesco con altri tre partigiani, catturati in precedenza e detenuti, è fucilato a Cavallermaggiore dalla brigata nera Lidonnici per rappresaglia in seguito ad una azione partigiana avvenuta qualche giorno prima.
La lunga militanza nelle formazioni partigiane di Bordin Alcide (medaglia di Bronzo) si concluse drammaticamente, con altri due partigiani, il 25 aprile 1945 durante i combattimenti per la liberazione di Torino e l’attacco al presidio nazifascista di Rivarolo.
Il decesso di Necco Francesco avvenuta nel mese di marzo del 1947 in seguito a malattia contratta in servizio chiude questa dolorosa rassegna di sintesi dei caduti sanmauresi.